Attualità

Chiusura Ospedale e Farmacia Incurabili: proteste dei cittadini

Dopo il crollo di qualche settimana fa avvenuto al Complesso Monumentale Santa Maria del Popolo degli Incurabili, gran parte dei reparti dell’ospedale storico saranno presto sgomberati. La decisione è arrivata dai vertici dell’ASL NA1 che hanno optato per trasferire tutti i pazienti ricoverati nei reparti di chirurgia, urologia e radiologia per motivi di sicurezza. Pare, infatti, che la voragine apertasi alle spalle dell’altare della chiesa non sia stabile e si stia allargando.

Già nella giornata di ieri sono stati trasferiti venti pazienti alla volta del nuovo Ospedale del Mare, inaugurato da poco, ed è stato disposto un servizio psicologico e di ascolto per i pazienti, costretti ad un lungo spostamento e per le relative famiglie.

Chiusura Ospedale Incurabili: le sorti della Farmacia

Ciò che più desta preoccupazione, però, sono le sorti della Farmacia degli Incurabili. Questa parte del complesso è di origini settecentesca ed è stata ricavata dai lavori di ristrutturazione del 1744-1750. La Farmacia conteneva preziosi vasi in maiolica e la scaffalatura originale in legno, rendendola un gioiello del Settecento Napoletano. La direzione, vista l’instabilità della struttura, ha deciso di “spostare” anche la farmacia in una zona sicura dell’edificio.

Non si sa quando e come partiranno i lavori per mettere in sicurezza il complesso degli Incurabili, ma nel frattempo sono molti i cittadini e le associazioni che hanno protestato contro l’incuria in cui è lasciato il sito.

Chiusura Ospedale Incurabili: Manifestazione e Sit-In

Ciò che è denunciato da associazioni che hanno a cuore il patrimonio storico-artistico napoletano, è l’alto grado di incuria sul versante delle manutenzioni. Attualmente, fanno sapere, non ci sarebbero fondi per mettere in sicurezza e ridare lustro al complesso, ma ci sarebbe un progetto UNESCO di riqualificazione mai iniziato.

Per questo motivo è stato organizzato un sit-in per mercoledì 10 Aprile fino alle ore 13. Dicono dall’associazione Identità Insorgenti che ha promosso la manifestazione:

Quello che si sta consumando davanti ai nostri occhi è un delitto, un vero e proprio crimine contro la storia di Napoli, contro la cultura di tutto il mondo. E noi pensiamo che non possiamo restare a guardare

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Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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