Economia

Cos’è il Mes? Come funziona e cosa prevede la riforma del Fondo Salva Stati?

La riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità potrebbe subire delle modifiche per aiutare gli stati in difficoltà per il corona virus

La riforma del Mes è uno degli argomenti più discussi del momento. Uno dei temi al centro dell’agenda politica per le sue ipotetiche ripercussioni sull’economia nazionale. Vediamo cos’è, come funziona e cosa prevede la riforma del fondo salva stati?

Che cos’è il Mes?

Il Meccanismo Europeo di Stabilità è un organismo che garantisce la stabilità funzionaria dei paesi membri dell’unione. Nasce del 2011 dalle modifiche al trattato europeo per sostituire l’EFSF ( Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria ) e assicurare le risorse economiche agli stati in difficoltà. Il suo scopo è salvaguardare la zona euro ed evitare che una nazione in crisi finanziaria trascini le altre a fondo. Proprio per questa sua funzione è noto anche col nome di Fondo Salva Stati.

Come funziona il Mes?

I paesi dell’eurozona apportano dei capitali in rapporto alla propria ricchezza. Il Fondo Salva Stati è costituito all’incirca da 700 miliardi di cui l’Italia partecipa con una quota del 18%. Ogni stato può richiedere l’aiuto del Mes e ottenere delle risorse economiche. Per usufruire però devono anche impegnarsi a realizzare tagli e riforme sui propri conti. La procedura di attivazione e lo sblocco delle risorse avviene in tre fasi. Innanzitutto lo stato in difficoltà avanza una richiesta al Presidente del Consiglio dei Governatori del Fondo Salva Stati. Il Mes si rivolge così alla Commissione Ue per una valutazione dello stato di salute finanziario del paese richiedente. Terminata questa valutazione in caso di esito positivo vengono rilasciati i prestiti.

La riforma del Mes

La discussione sul Mes và avanti dallo scorso giugno quando gli stati membri hanno trovato un primo accordo per la modifica al fondo. L’entrata in vigore del nuovo regolamento deve però essere ratificato dall’unanimità di tutti i parlamenti europei. La riforma del Fondo Salva Stati ha generato polemiche e critiche intorno a due punti fondamentali: gli aiuti alle banche e la ristrutturazione del debito. Nel primo caso con l’eventuale riforma il Mes potrà intervenire per salvare gli istituti bancari attraverso delle risorse interne derivate dai contributi versati dagli stessi paesi membri dell’Unione Europea. Il secondo punto riguarda invece un intervento di riduzione del valore dei titoli di una nazione se essa non venga più ritenuta di essere in grado di assolvere i propri debiti.

Mes Light

Nelle ultime ore il Consiglio Europeo ha avanzato l’ipotesi di una soluzione meno ferrea con l’adozione di un Mes light. Un fondo economico di minore entità al quale ogni stato potrà attingere al massimo una somma pari al 2% del Pil. In questo modo le condizioni di accesso al Fondo Salva Stati vengono ridotte al minimo e gli aiuti destinati a copertura dei danni derivati dal corona virus

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