Cinema

Dopo l’amore : Recensione del film di Joachim Lafosse

Dopo l’amore, titolo quanto meno evocativo ma poco fedele all’originale (L’économie du couple), racconta la storia di Boris e Marie che dopo 15 anni di matrimonio e due figlie decidono di separarsi continuando però a vivere sotto lo stesso tetto.

La soluzione forse sarebbe vendere la casa di famiglia ma la cifra ricavata dovrà essere divisa  in parti uguali? Perché e’ Marie che l’ha effettivamente comprata, grazie all’aiuto del padre ma e’ Boris che ne ha curato i lavori di ristrutturazione raddoppiandone il valore di mercato. Ed e’ su questo dilemma che ruota l’intero film, ed e’ proprio  in quella casa che i due litigano, si cercano, si allontanano di nuovo e non sembra davvero ci sia una via d’uscita.
A Boris presta il volto Cédric Khan, forse più a suo agio dietro la macchina la presa, che però si cala perfettamente nella parte dell’uomo ferito, poco pragmatico che in fondo cerca in ogni sguardo di sua moglie uno spiraglio di speranza, mentre Marie, la sublime Bérénice Bejo, non ce la fa più a vivere ogni giorno con quell’uomo che ha tanto amato ma che ora le e’ estraneo.
Joachim Lafosse ci regala insomma un film intimo, necessario, uno squarcio di vita reale in cui e’ facile immedesimarsi e proprio per questo, forse,  così difficile da guardare, con però un finale “aperto”.

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