Attualità

G7 della Cultura a Firenze: sancita la Dichiarazione a tutela dell’Arte

Ieri è stata inaugurato il primo incontro G7 della Cultura di Firenze durante il quale è stata sancita la dichiarazione a tutela dell’arte. A presiedere Dario Farnceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo. Questa risulta essere la prima volta che un incontro del genere abbia luogo e che sia stato organizzato un G7, una riunione quindi con i principali rappresentati della cultura delle 7 potenze mondiali, per dedicarsi completamente al tema della cultura e ai suoi problemi.

G7 della Cultura a Firenze: i partecipanti

Tanti i Ministri e responsabili della cultura accorsi da tutto il mondo, si sono riuniti a Palazzo Pitti di Firenze. Incontro voluto dallo Stato Italiano: ieri è stata sancita per la prima volta la dichiarazione di Firenze. Tra gli esponenti in rappresentanza c’erano Irina Bokova, segretario generale Unesco, il Ministro della Cultura Canadese Melanie Joly, il commissario dell’agenzia per gli affari culturali del Giappone Royhei Miyata o ancora il sottosegretario agli affari pubblici deli Stati Uniti Bruce Wahrton e il Ministro per la cultura in Francia Audrey Azoulay e molti altri.

G7: la dichiarazione di Firenze

Questo patto sancito ieri, impegna tutti i membri presenti a proteggere la cultura, di tutelare l’arte in tutte le sue forma in quanto patrimonio umano e potente mezzo di prevenzione dell’ignoranza e del razzismo. La dichiarazione di Firenze si prefigge di lottare contro la pirateria, di proteggere le opere d’arte come patrimonio culturale. Tema centrale di ieri la lotta contro il traffico d’arte, l’illegalità e la pirateria online (riguardo a questo tema hanno fatto pervenire una lettera ai Ministri aziende come Disney e Sky).

G7 della Cultura a Firenze: le dichiarazioni di Franceschini

Franceschini ha esternato la sua opinione riguardo l’importanza di creare un incontro come questo del G7 della cultura a Firenze. Ha così dichiarato: “La conoscenza è il miglior antidoto ai rischi di questi tempi, alle paure, alla paura della diversità e anche degli stranieri”. Continua poi il Ministro: “Se il patrimonio culturale è patrimonio dell’umanità la comunità internazionale si deve adoperare per proteggerlo”.

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