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Giulio Regeni morte: perquisito l’ufficio della professoressa di Cambridge

Tra mille difficoltà si continua a lavorare per scoprire la verità sulla morte di Giulio Regeni. L’ultimissima novità in merito alle indagini sarebbe una perquisizione nell’ufficio e in casa di  Maha Abdel Rahman, la professoressa di Cambridge tutor del giovane friulano morto in Egitto mentre ricercava materiale per la sua tesi. Sono al vaglio degli inquirenti italiani anche pc, cellulare, hard disk e pen drive della docente per chiarire al meglio il suo ruolo nella vicenda e come realmente si stesse sviluppando la ricerca di Giulio al Cairo. Per il momento, secondo indiscrezioni, la docente resterebbe ancora semplicemente una persona informata sui fatti.

Il caso Regeni

Continua tra omertà e indignazione popolare la ricerca della verità sulla barbara morte di Giulio Regeni. Naturalmente la chiave di tutto sembra essere proprio il suo lavoro di ricerca al Cairo sui sindacati egiziani, ricerca che potrebbe aver portato il giovane a mettersi in una situazione probabilmente più grande di lui. A conferma del fatto che sia proprio quella la pista sulla quale si punta di più c’è anche questo interesse da parte degli organi inquirenti per la tutor del ragazzo all’Università di Cambridge che lo stava seguendo nella sua ricerca.

Evidentemente si vuole capire meglio quali fossero di preciso le linee guida del lavoro di Regeni e in che direzione la sua ricerca stesse andando, viste anche le tante voci, la maggior parte delle quali molto fantasiose, su quale potesse essere la vera natura del lavoro di Giulio Regeni in Egitto. La decisione di perquisire ufficio e casa della docente è stata presa dopo l’interrogatorio della stessa a opera degli inquirenti italiani in collaborazione con le autorità britanniche.

Tanti restano i muri ancora alti e solidi che circondano la verità e la nascondono e, forse, ancora poco è l’interesse a buttarli giù da parte di chi di dovere, ma un Paese che si definisce civile non può sacrificare così un suo giovane e brillante studente sull’altare di interessi economici e politici e, pertanto, non ci si può fermare finché non ci sarà la tanto desiderata verità e giustizia per Giulio Regeni.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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