Attualità

Immigrati in Irpinia, la storia virale finisce su Repubblica

Una lezione di umanità, che profuma di normalità. Un gruppo di nonne Irpine, sul pullman che da Grottaminarda porta a Villamaina, incontrano Omar, un giovane Gambiano. Un ragazzo che, per loro, è semplicemente un ragazzo. Allora partono le classiche domande: “Giuvinò come ti chiami? R’addò vieni?” (giovanotto, come ti chiami? Da dove vieni?). Omar spiega che sta andando a trovare un gruppo di amici a Frigento. Racconta la sua storia: viene dal Gambia, scappa da una situazione difficile e vive da anni in Italia. Questa normalità, a cui tristemente ci stiamo disabituando, viene raccontata da un ragazzo, che dell’Irpinia ha il sangue e la passione, Roberto Buglione De Filippis.

Roberto condivide sulla sua pagina Facebook l’incontro tra le anziane e il giovane Omar. La raffica di domande a cui i giovani del Sud sono ben abituati e la lezione più importante: siamo tutti migranti in terra straniera. “Weee, quant si bell’, io pure tengo a neputemo ca sta in Inghilterra, pure da qua se scappa, ma sembra ca tutti se l’ann’ scurdato sto fatto”. Il pullman arriva a Sturno, le signore scendono, senza dimenticare di salutare Omar, come ogni nonna premurosa farebbe con un nipote.  “Wee, Omar, mantienete forte, non te preoccupà, nui te vulimm’ bene”.

Tutti cerchiamo un posto migliore e, forse, Omar l’ha trovato su quel pullman, tra quel dialetto e quei sorrisi.

 

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