Attualità

Statue distrutte dall’ISIS false, la conferma del direttore del museo

Le statue distrutte dall’ISIS sono dei falsi clamorosi. La conferma arriva direttamente dal direttore del Museo Nazionale iracheno di Bagdad. In realtà qualche indiscrezione era già trapelata ma la conferma ufficiale fa tirare un sospiro di sollievo praticamente a tutti.

I reperti di straordinario valore, che tutti avevano creduto ormai perduti, sono gelosamente custoditi nel Museo di Bagdad: “Erano delle copie. Gli originali sono tutti qui.” Queste le parole riferite dal direttore alla Deutsche Welle. Il video delirante che ritraeva i jihadisti dell’ISIS alle prese con la distruzione dei reperti testimonia, quindi, una fatica inutile. Il tentativo di cancellare millenni di storia, infatti, è stato un tentativo assolutamente vano nonostante l’annuncio trionfale dei terroristi che, su Twitter, scrivevano di aver cancellato la più vasta collezione di idoli dell’epoca moderna.

I colpi d’ascia, le statue divelte e i picconi che distruggevano gli antichi tesori del museo di Mosul sono stati vani. La distruzione ha riguardato soltanto delle semplici copie. Ben fatte. Ma pur sempre copie.

Massimo Esposito

Napoletano di nascita e cilentano d'adozione, è appassionato di letteratura sportiva e del Calcio Napoli. Nasce economista per svista con la grande necessità di comunicare e di trasmettere. Di condividere e di parlarne. Il tempo libero è dedicato alle sue grandi passioni, tra cui i cani. Massimo Esposito su Twitter
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