In Tajikistan viene pubblicato dal Ministero della Cultura il “Libro delle raccomandazioni”, un libro su come una donna deve vestirsi. Il libro contiene una serie di immagini con modelle che vanno dai sette ai settanta anni, in cui vengono illustrati i tipi di abbigliamento adeguati in ogni occasione.
C’è infatti l’abbigliamento adatto per andare a lavoro, o quello per i giorni di festa e dei weekend, come anche i vestiti adatti al matrimonio e alle celebrazioni religiose, raccomandando cosa assolutamente non indossare in pubblico, ad esempio le infradito o ciabatte, e i vestiti lunghi neri o copricapi che si riferiscono alla religione musulmana, in quanto il Ministero della Cultura appoggia pienamente la battaglia contro i vestiti islamici.
Vengono invece proibiti, abbigliamenti di tipo “occidentale” come minigonne o abiti con scollatura, che mostrano la schiena o che mettono in risalto parti del corpo che devono rimanere nascoste.
Il libro ha scatenato polemiche sui social in quanto agli occhi di molti, sembra che ci siano problemi più gravi rispetto a quello che una donna deve o non deve indossare. Il Ministero sembra che si stia occupando di dare consigli su outfit e cosa sia IN o OUT come nelle riviste di moda. Le donne sui social scrivono: “Se è dunque compito del Ministero consigliare gli abiti, che almeno li compri!”
