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Mercato NBA 2018: Ultimi Aggiornamenti dopo il passaggio di LeBron ai Lakers

LeBron James ai Lakers, DeMarcus Cousins ai Warriors, DeAndre Jordan ai Mavericks, sono i più importanti trasferimenti di un’estate che ha scombussolato notevolmente il mondo Nba. Di LeBron si è già detto tutto, il suo trasferimento in California non sembra però abbastanza per poter ambire al titolo. Le aggiunte di Lance Stephenson, JaVale Mcgee e Rajon Rondo non sembrano abbastanza, anche se tutte concordate da Magic Johnson con il King. Apriamo poi il capitolo Cousins, di cui anche qua si è già detto abbastanza. Scelta da perdente? Forse. Da stupido? Assolutamente no. I Warriors possono ora contare su uno starting five con altrettanti All star, e non All star qualsiasi, stiamo parlando di 3 premi di Mvp e 24 convocazioni all’All star Game complessive.  Caccia al titolo quindi già chiusa in partenza? Forse sì, forse no.

E’ effettivamente difficile pensare ad una squadra capace di battere questi Warriors, c’è da vedere però il rientro di Cousins dal suo infortunio al tendine d’achille e il suo approccio, da testa calda qual è, con altri 4 grandi giocatori. Ma ciò che più di tutto si evince da questa free agency è l’enorme indebolimento dell’Est. Conference Orientale che era rappresentata da James da anni e che, con la sua dipartita, apre le porte dei playoff a squadre come i Nets o i Bulls. Questi ultimi hanno ultimato proprio nelle ultime ore l’arrivo di Jabari Parker mentre Brooklyn è riuscita finalmente a cedere Timofey Mozgov per liberarsi spazio salariale, assicurandosi un buon numero di scelte al draft. DeAndre Jordan ai Mavs è l’epilogo di quella famosa trattativa saltata nel 2015 e aiuta Dallas ad aggiungere maggiore stabilità sotto le plance. Houston Rockets che invece escono per ora ridimensionati per via della scellerata perdita di Trevor Ariza, lasciato andare a Phoenix per poter offrire il massimo salariale ad un 33enne Chris Paul. Abilità di quest’ultimo che non sono assolutamente contestate, ma la perdita di Ariza nel perfetto meccanismo d’antoniano è veramente grave, se pensiamo anche ai problemi che stanno avendo ora i Rockets con il rinnovo di Clint Capela. A poter risollevare il mercato Rockets potrebbe essere Carmelo Anthony, in uscita da Oklahoma: se Melo capirà l’importanza di ridimensionare il proprio ruolo, allora Houston avrà trovato un perfetto sesto uomo. Thunder che invece gioiscono dell’addio di Anthony e che gioiscono ancora di più per il rinnovo di Paul George insieme a quello di Jerami Grant, reduce da una più che solida stagione.  Ma Kawhi Leonard? E’ proprio lui che rimane l’ultima grande incognita di questo mercato. Sixers, Celtics e Raptors sono determinate ad offire asset molto interessanti agli Spurs (si vocifera DeRozan), che però potrebbero giocarsi la carta di aspettare fino alla trade deadline di febbraio, sperando di un riappacificamento di Leonard con San Antonio. Philadelphia, Boston e Toronto che mantengono sostanzialmente il proprio roster, cercando di approfittare dell’addio di LeBron per poter finalmente predominare nell’Est. Ma tra tutti gli avvenimenti di mercato, quello che forse più stupisce è vedere Isaiah Thomas, reduce due anni fa da una stagione a 29 punti di media, due volte all star, firmare al minimo salariale con i Denver Nuggets. Proprio questi ultimi potrebbero cercare di insediarsi nel selvaggio West di quest’anno, con un roster ora molto solido in cui annoveriamo Paul Millsap, Nikola Jokic e Will Barton, oltre il citato Thomas.

Tra i grandi veterani con una decisione in bilico abbiamo Dwayne Wade e Manu Ginobili, entrambi valutano l’opzione di ritiro, ma sarebbe interessante se decidessero di continuare. Tra i “nostri” italiani da segnalare il ritorno di Marco Belinelli agli Spurs, sotto la corte del tanto amato Gregg Popovich. Altri trasferimenti da segnalare sono Dwight Howard a Washington, che potrebbe aiutare i Wizards ad inserirsi nella lotta per i vertici dell’Est, Tyereke Evans ai Pacers, che aggiunge grande abilità al servizio di Oladipo, Elfrid Payton e Julius Randle ai Pelicans, Nerlens Noel ai Thunder, Wilson Chandler ai 76ers, Jeff Green a Washington, Tony Parker a Charlotte, Zaza Pachulia ai Pistons, Kyle Anderson a Memphis, Brook Lopez ai Bucks, Mbah a Moute ai Clippers, Jeremy Lin ad Atlanta e Kenneth Faried a Brooklyn.

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