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Mostra sulla Pubblicità a Parma, dall’800 a Carosello: le date

La mostra intitolata “Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957” verrà allestita a Parma a partire dal 9 settembre fino al 10 dicembre. L’organizzazione della rassegna è stata affidata a Dario Cimorelli e Stefano Roffi che hanno racchiuso in 200 opere diversi bozzetti, video, manifesti e altri documenti per ricostruire la storia della pubblicità italiana e la sua evoluzione, dalle prime forme fino a giungere al grande progresso dato dall’innovazione della radio e della televisione.

Mostra della pubblicità: dall’800 a Carosello

La mostra sulla pubblicità sarà divisa in sezioni. La prima sezione rappresenterà le abilità artistiche dei primi illustratori che furono soprattutto abili artisti; la seconda sezione sarà catalogata in vari dipartimenti: marchi famosi come Barilla, Motta, Campari; scuole importanti dell’epoca come le grafiche Ricordi; settori merceologici e quindi tutto ciò che riguarda moda, turismo; prime agenzie pubblicitarie come Maga e infine i grandi maestri quali Codognato, Cappiello, Dudovich, Mauzan, Carboni, Nizzoni e Testa. La terza sezione sarà invece dedicata agli strumenti che hanno permesso alla pubblicità italiana, in un primo momento, di raggiungere uno sviluppo immediato come le locandine, gli slogan, i depliant e le confezioni; la quarta sezione, infine, mostrerà l’invenzione della radio e della televisione che rispetto agli altri paesi arrivarono in Italia in ritardo.

La nascita di radio e televisione

La radio in precedenza fu utilizzata come mezzo bellico e in un primo momento ne fu vietato l’uso ai civili. Solo nel 1924 si ebbe la nascita dell’Unione Radiofonica Italiana nelle vicinanze di Piazza del Popolo grazie a Costanzo Ciano, ministro delle poste che promosse diversi provvedimenti legislativi affinché la radio potesse diventare uno strumento di uso comune.

La televisione invece non arrivò in Italia fino al 1934, anno in cui a Torino iniziarono ad effettuare alcune prove di trasmissioni televisive. Da quel momento in poi la televisione italiana divenne uno strumento non solo utile per intrattenere i cittadini, ma anche per garantire un ulteriore visibilità dei prodotti pubblicitari. La mostra si concluderà quindi con una sezione dedicata a ciò che ha cambiato la storia della televisione italiana: il programma televisivo Carosello che fu mandato in onda dal 1957 al 1977, senza alcuna interruzione, e consisteva in diversi sketch, intermezzi musicali e messaggi pubblicitari.

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