Attualità

Museo della follia, da Goya a Maradona a cura di Vittorio Sgarbi

Presso la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta in Napoli si inaugura la mostra itinerante “Museo della follia, da Goya a Maradona”, a cura di Vittorio Sgarbi dal 2 dicembre 2017 al 27 maggio 2018. “Entrate, ma non cercate un percorso, l’unica via è lo smarrimento”, questa è la frase che racchiude tutta l’essenza di questa incredibile mostra.

La parola museo è perfetta per descrivere questo percorso artistico, in quanto è un vero museo, un raccoglitore di alcune testimonianze celebri e non di chi ha avuto la fortuna/sfortuna di avere una mente “altrove”.

L’introduzione di Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi nella sua introduzione alla mostra parla di uomini e donne come noi, che senza un vero motivo sono stati isolati perché diversi. Nei loro sguardi c’è la vita ma anche la disperazione, incriminati senza reati commessi solo perché individui non comuni. Tantissimi sono i nomi illustri che fanno parte di questa categoria di persone come Vincent Van Gogh, Antonio Ligabue, Francis Bacon e tanti altri.

Come giustamente ha sottolineato Vittorio Sgarbi questo è il museo di tutti gli individui che hanno espresso il loro tumulto mentale con una nuova forma di espressione visionaria e libera. Ognuno di loro, con una storia diversa alle spalle, hanno parlato al mondo a loro modo, usando il sogno come loro massima forma di espressione e quel sogno è diventato realtà per tutti quelli che hanno osservato e che osservano dal di fuori. Magari un sogno non compreso da tutti ma almeno è un sogno reso libero di avere le più svariate interpretazioni, libero di arrivare ad altre menti. La follia ha da sempre una dimensione creativa privilegiata che permette di uscire dal buio della mente per espandersi in un racconto di luce. E questo concetto è ben comprensibile nel lungo percorso espositivo. Il racconto di menti speciali che hanno lasciato un segno. “Museo della follia” è un omaggio a tutti coloro che attraverso la loro diversità mentale hanno lo stesso voluto parlare al mondo.

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