Attualità

Olio extravergine falso: ecco i marchi coinvolti

Al centro della nuova bufera mediatica si piazza un nuovo alimento che utilizziamo nella vita di tutti i giorni, ovvero l‘olio di oliva. Come riportano le ultime notizie, ecco che grandi aziende del grande panorama italiano rischiano grandi sanzioni, visto che per alcuni periodi avrebbero spacciato il comune olio di oliva per raffinato extravergine. Le aziende indagate hanno nomi conosciuti: Carapelli, Bertolli, Santa Sabina, Coricelli, Sasso, Primadonna e Antica Badia.

Il lavoro svolto dai Nas parla chiaro: i campionamenti sono stati fatti nei laboratori dell’Agenzia delle dogane. Al termine delle verifiche, i risultati delle marche esaminate sarebbero risultati al di sotto dei valori definiti dall’Unione europea come necessari per dichiarare un olio “extra vergine”. Quanto emerge da queste verifiche non è di certo confortante. Venti bottiglie di olio delle marche più vendute erano state analizzate dal laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Il Comitato di assaggio dell’ente aveva declassato nove degli oli provati e aveva sostenuto che fossero semplici oli di oliva. Insomma, la questione rischia di infiammare la fiducia dei consumatori che adesso chiedono risposte certe a chi di competenza.

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