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Parco Sotterraneo a New York: le Caratteristiche della Low Line

Un cuore Green batterà sotto la “pelle”d’asfalto a Manhattan. Un parco sotterraneo, il più grande al mondo. 2021 a New York: potreste immaginare lo scenario metropolitano da qui a quattro anni? Noi si. L’abbiamo fatto per voi. E ci siamo divertiti ad immaginare d’assistere ad uno skyline ancor più variopinto. Vedremmo bene le macchine volanti che sfrecciano, zigzagando fra le antenne dell’Empire o della vetta Art-Deco del Chrysler; e ancora… gente che si sposta a Wall Street in grandi tubi o su piattaforme mobili.Un po’ stile Futurama, dai.

Ironie a parte, solo in un contesto così ambiziosamente utopico potrebbe infatti inserirsi il Low Line, un progetto davvero geniale che, rispetto alle previsioni iniziali tarderà solo di un anno. Stiamo parlando del primo parco sotterraneo al mondo; l’inaugurazione si svolgerà infatti  tra quattro anni, ma già  fin d’ora è possibile conoscere diversi dettagli a proposito. Vediamo insieme come sarà strutturato e soprattutto le caratteristiche che contraddistingueranno questa futuristica area verde. 

I grandi numeri del Low Line a New York e l’idea geniale alla base

Ben quattro chilometri quadrati di spazio, che verrà occupato e permetterà a tutti i residenti della Big Apple, turisti inclusi, di immergersi nella bellezza di un parco sotterraneo 365 giorni all’anno. Il Low Line sarà una sorta di corrispettivo di High Line, il parco di New York situato all’estremità ovest di Manhattan, ricavato dai binari che venivano occupati dalla West Side Line.

Per promuovere l’idea fu creato nel 2015 un laboratorio aperto al pubblico; a due isolati della stazione  questa sorta di “mostra” composta di tremila piante in 92 metri quadri dimostrò il potenziale di un parco sotterraneo e nacque con l’intento di sperimentare il livello di crescita di diversi tipi di piante nel sottosuolo. Il Lowline Lab, questo il suo nome d’origine, al 140 di Essex Street ha sempre avuto come obiettivo quello d’ottenere il maggior sostegno possibile per arrivare alla sua materiale realizzazione.

Ubicazione e dettagli sulla fase progettuale

Il sito è l’antico e affascinante Williamsburg Bridge Trolley Terminal; si trova esattamente sotto Delancey Street, in disuso dal 1948, ossia da quando il servizio dei tram fu sospeso in città (la linea un tempo trasportava le persone da Manhattan a Brooklyn). Sebbene siano trascorsi ben sessant’anni e fu abbandonato all’incuria del tempo lo spazio rimane indiscutibilmente affascinante. Vi meraviglierebbe constatare con i vostri occhi la bellezza incorrotta dei pavimenti, così come dei selciati e i soffitti a volta. Attualmente si può raggiungere questo luogo attraverso il collegamento alla stazione metropolitana attiva di Essex Street.


Per la realizzazione del progetto, è stata utilizzata la tecnologia solare remota proposta da James Ramsey dello studio di ingegneria Raad. Si tratta di uno dei fondatori dell’associazione Lowline. Sostanzialmente la luce solare viene catturata da una parabola; poi riflessa e trasmessa con dei tubi verso un centro di distribuzione sottoterra. Una tettoia solare diffonde successivamente la luce raccolta nello spazio; infine la stessa la modula per garantire la vita delle piante che invaderanno lo spazio sotterraneo.
Bonifica del sito e avvio ufficiale del progetto

Come ci si poteva aspettare, naturalmente l’ex stazione della metro di Williamsburg sta attualmente subendo diversi lavori. L’area ha necessitato di lungo processo di bonifica; l’obiettivo primario è stato rimuovere e smaltire alcuni metalli pericolosi utilizzati proprio all’epoca della sua edificazione. Il Low Line Lab accoglie un giardino vero e proprio illuminato dalla luce naturale; la stessa riesce a penetrare in struttura grazie all’ausilio di alcuni tubi trasparenti che affiorano dal soffitto, dove alcune piante stanno già crescendo.

Il progetto della Low Line ha ricevuto ufficialmente il via il 14 luglio del 2016; solo allora infatti la Corporazione per lo Sviluppo Economico di New York (NYCEDC) ha fornito il beneplacito all’utilizzo degli spazi.  Uno spazio che si preannuncia con l’essere il più visitato in zona soprattutto per il popolo della Big Apple. Le ragioni? Attualmente manca un polmone così verde in zona e soprattutto, sarà un luogo in cui la gente potrà trovare “rifugio” nella natura lussureggiante ed incontaminata in tutti quei casi in cui il clima sarà avverso. Come sempre potrete visitare il Sito Ufficiale per farvi un’idea del progetto, e chissà, magari proprio aggiungere questa tappa al vostro lungimirante viaggio 2021 negli States.

Celebrating the Lowline Lab from The Lowline on Vimeo.

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