Attualità

Il profilo del giocatore d’azzardo italiano: più adulto e più mobile

Rimane stabile il numero di giocatori italiani online, ma si riduce la quota di scommettitori nella popolazione studentesca (15-19 anni) e chi gioca online preferisce farlo dal proprio smartphone. Sono questi i dati che colpiscono scorrendo i risultati degli studi IPSAD Italia(su un campione di soggetti fra i 15 ed i 74 anni di età)e ESPADItalia (sugli studenti delle scuole superiori),dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa.

Il settore del gioco d’azzardo è piuttosto dinamico e la natura del fenomeno nonché i profili dei giocatori più appassionati mutano nel tempo.

Tra il 2014 e il 2017 gli italiani che hanno giocato d’azzardo almeno una volta sono passati da 10 a 17 milioni, ma all’interno di questo gruppo è diminuito il numero di studenti (da circa 1,4 a 1 milione). Quest’ultimo è un dato chiaramente positivo visto che gli studenti sono nella stragrande maggioranza soggetti minorenni,che non dovrebbero accesso ad alcuna forma di azzardo.

Il gioco diventa sempre di più un passatempo per adulti ed è nella fascia d’età 35-44 anni che si rileva la maggiore crescita di giocatori: +12,5. L’azzardo nelle sue diverse forme rimane un passatempo che attira maggiormente i maschi (51% contro 34,4% delle donne) anche se il divario tra i generi tende a ridursi nella fascia 45-54 anni.

La quota di popolazione che giocaa distanza nel suo complesso rimane piuttosto stabile e nel 2017 circa1,4 milioni di italiani si sono dedicati a scommesse sportive, puntate nei giochi dei casino online italiani e a sfide di poker. Il 50% della popolazione presa in considerazione ha scelto di giocare utilizzando il proprio cellulare; un dato che non stupisce, considerando quanto importante sia diventato lo smartphone nella vita di adulti e adolescenti, fatto che porta con sé anche i potenziali effetti negativi del caso.

Con l’attenzione che è stata prestata dai media alla diffusione delle slot machine sul territorio, ci si aspetterebbe di trovare nei due studi, a cui stiamo facendo riferimento, una conferma che sono proprio questi apparecchi il gioco preferito dagli italiani, ma non è così. Il CNR di Pisa ci informa invece che il gioco più diffuso è quello dei Gratta & Vinci (+19,9% di giocatori dal 2010), seguito da Lotto e Super Enalotto e dalle scommesse sportive (+9,7% dal 2010). Crescono anche i vari giochi di carte, che passano dal 11,7% del 2010 al 15,5% dello scorso anno.

In termini di spesa, il 63,7% dei giocatori adulti ha dichiarato di spendere meno di 10€ al mese, ma tra i giocatori che hanno un profilo di tipo problematico vi è un 14,9% che arriva a spendere oltre 200€ al mese.

Le due indagini hanno fatto emergere anche alcuni elementi di criticità in merito al rapporto tra il gioco d’azzardo ed i giovani, una fascia della popolazione che andrebbe assolutamente protetta e che per legge non dovrebbe avere alcun accesso al questa forma di intrattenimento.

Gli studi hanno infatti rilevato come uno studente su dieci non sia consapevole/informato del fatto che in Italia è illegale per i minorenni giocare d’azzardo, mentre si stima che circa 580.000 studenti under 18 lo abbiano fatto nel 2017. La facilità di accesso ai luoghi di gioco e ad alcune forme di scommessa è confermata dal dato che indica come il 64,7% degli studenti abbia giocato al Gratta &Vinci e che il 27,1% dei giovani non abbiamo mai avuto problemi a giocare in luoghi o esercizi pubblici pur essendo minorenne.

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