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Terremoto Pescara del Tronto, il vigile che ha salvato Giorgia: “Spero dimentichi”

La storia della piccola Giorgia è un grido di speranza in mezzo alla disperazione di queste ore. Il terremoto nel centro Italia ha spazzato via tutto, ma il messaggio della bambina di cinque anni tratta in salvo dopo 16 ore è di una forza inarrestabile. Era rimasta bloccata nella sua cameretta sotto le macerie, con lei la sorella di dieci anni, poco più lontano i genitori. Per liberarla sono servite quasi dodici ore di scavi, senza attrezzi adeguati.

La bambina è stata portata all’ospedale di Ascoli per ricevere le cure del caso, ma è fuori pericolo. Chi l’ha soccorsa ha tranquillizzato sulle sue condizioni, raccontando di non aver visto problemi fisici. Solo un grande spavento, e il ricordo di un’esperienza terribile. Ricordo che Angelo Moroni, caposquadra dei vigili del fuoco che l’hanno estratta con pazienza dalle macerie, le augura di cancellare:Spero che Giorgia si ricordi poco di oggi, anzi, che si dimentichi tutto.

Poi lo spazio per qualche considerazione personale: “Per noi è una grande gioia, rimarrà un bel risultato. Abbiamo scavato a mani nude per ore per salvarla. In questi momenti non si ragiona, non si sente la sete o la stanchezza. Appena fuori ha voluto bere, abbiamo capito subito che stava bene”.

Ad aiutare il salvataggio Leo, labrador a servizio della polizia di Pescara e Ancona. E’ stato lui a indicare il punto in cui iniziare gli scavi, sentendo la presenza di Giorgia e della sorella, che purtroppo non ce l’ha fatta.

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