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Corea del nord: probabile test atomico nel Pacifico

 

Non si è fatta attendere la risposta della Corea del Nord in merito alle ultime dichiarazioni di Trump durante il Congresso dell’Onu in cui aveva dichiarato che “se la Corea del Nord attacca, l’unica scelta è distruggerla”. Secondo il ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho, basandosi sulle ultime affermazioni di Kim Jong-un, il governo di Pyongyang potrebbe pensare di effettuare nel Pacifico il più potente test di bomba all’idrogeno. Presente a New York all’Assemblea generale dell’Onu, Ri Yong-ho ha dichiarato che “potrebbe essere la detonazione più potente di bomba all’idrogeno nel Pacifico”, rivelando anche “di non avere idea di quali azioni potrebbero essere prese dato che saranno ordinate dal leader Kim Jong-un”.

Le dichiarazioni di Kim Jong-un su Trump

Dopo le pesanti dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti all’assemblea generale dell’Onu, il dittatore nordcoreano è intervenuto sulla questione spendendo, a sua volta, parole dure nei confronti di Trump. Kim Jong-un ritiene Trump inadatto ad esercitare il ruolo di “comandante in capo di un Paese”, definendolo prima “un folle” e in seguito “una canaglia e un bandito, desideroso di giocare con il fuoco”. L’agenzia nazionale nordcoreana ha lasciato trapelare che il leader nordcoreano, dopo aver preso conoscenza del discorso di Trump, si sia convito che “il percorso da me intrapreso è corretto e lo seguirò fino alla fine” e abbia, anche, affermato di prendere in considerazione il fatto di “pensare ponderatamente ad una risposta da dare”. D’altra parte, Kim Jong-un ha dichiarato apertamente che “Trump pagherà caro per il suo discorso in cui ha minacciato la totale distruzione della Corea del Nord”.

Tokyo sulla questione

Prendendo seriamente in considerazioni le dichiarazioni del ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong Ho, il ministro della Difesa giapponese Itsunori Onodera ha dichiarato alla stampa che “non possiamo escludere la possibilità che il test missilistico minacciato dalla Corea del Nord possa essere condotto sui nostri cieli”. Confermando, quindi, le intenzioni di Tokyo a valutare seriamente il problema e a considerare ogni eventualità con i giusti livelli d’allerta e le misure di difesa adeguate.

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