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Dario Fo morto: la satira e l’attivismo politico del Premio Nobel

Dario Fo è morto a 90 anni. Attore, scrittore, uomo di spettacolo e di arte, a tutto tondo, ma soprattutto comico satirico contro la politica e il potere. Ecco le migliori satire politiche del Premio Nobel 97 per la letteratura e il suo impegno sociale e politico.

Dario Fo è stato un artista globale ma la sua forza si sprigionava soprattutto nella satira. Il suo bersaglio preferito erano i poteri forti, quello della Chiesa e ancor di più quello del mondo della politica: più di una volta, infatti, ha ricevuto querele e denunce per le satire politiche ritenute offensive e oltraggiose. Alla politica e ai potenti Dario Fo rinfacciava soprattutto il voler mantene il popolo nell’ignoranza, all’oscuro anche delle più elementari forme di conoscenza.

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere.

Dario Fo, è stato anche attivista politico. Negli anni 70 con la moglie Franca Rame,è stato simpatizzante e attivista di gruppi extraparlamentare di sinistra e di estrema sinistra. Nel 1973, questa sua militanza venne “punita” da organizzazioni neofascista con l’aggressione e il rapimento delle moglie. Franca Rame venne sequestrata e violentata da gruppi appartenenti alla destra eversiva, in ritorsione al suo attivismo politico e a quello di Fo. Successivamente la militanza politica di Dario Fo continuò, più sul palcoscenico e nelle opere letterarie, che in politica attiva. Questo è quello che Dario Fo pensava della Satira:

La satira è un aspetto libero, assoluto, del teatro. Cioè quando si sente dire, per esempio, “è meglio mettere delle regole, delle forme limitative a certe battute, a certe situazioni”, allora mi ricordo una battuta di un grandissimo uomo di teatro il quale diceva: “Prima regola: nella satira non ci sono regole”. E questo penso sia fondamentale

E ancora:

La satira è un’espressione che è nata proprio in conseguenza di pressioni, di dolore, di prevaricazione, cioè è un momento di rifiuto di certe regole, di certi atteggiamenti: liberatorio in quanto distrugge la possibilità di certi canoni che intruppano la gente

Ultimamente Dario Fo, si è detto più vicino al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che non alla Sinistra italiana. Questa la dichiarazione su Politikon, nel 2007, dal titolo “Sto con Grillo!”:

Il movimento che vuole creare è di coscienza, non vuole fare un partito. Per questo ho sentito Beppe al telefono per esprimergli la mia solidarietà. Con Grillo tante volte ho recitato in situazioni di lotta, salendo sul palco davanti a 8 o 10 mila persone. Condivido tutto quello che dice. Ho toccato con mano cos’è la politica quando ero in corsa a sindaco di Milano e ho visto furberia, corruzione, inciuci. Quello che fa paura è che i politici non hanno nessun programma, per questo sono incapaci di andare incontro ai bisogni della gente. Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli, come ha fatto Beppe.

Chiudiamo con un aforismo di Dario Fo, ancora una volta, una frecciata sagace ai danni dei politici e dei politicanti nostrani.

Dato che esisto oratori balbuzienti, umoristi tristi, parrucchieri calvi, potrebbero anche esistere politici onesti!

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