Armando De Nigris, Intervista Esclusiva al Weddig Planner di fama mondiale
Daniela Merola ha intervistato in esclusiva per www.newsly.it il wedding planner di fama mondiale Armando De Nigris. Riconosciuto uno dei migliori nel suo campo ha vinto il prestigioso premio internazionale “Ziwa-Zankyou International Wedding Planner Awards 2017”.
- Armando De Nigris, sei della scuola di Enzo Miccio, organizzi matrimoni in tutto il mondo, sei uno stimatissimo professionista. Come è iniziata la tua passione per questo campo?
“La Enzo Miccio Academy è una grande esperienza formativa; considerando che Miccio è sinonimo di matrimonio, non potevo scegliere miglior corso! Naturalmente, voglio precisarlo, un corso non ti forma, non è come una “macchina chiavi in mano”, ma un’occasione molto importante per chiarirsi le idee, confrontarsi con altri professionisti, e a volte per molti è e resta solo una curiosità. Frequentare un corso non fa di te, automaticamente, un organizzatore di eventi. La mia passione è nata con me, me l’ha trasmessa il mio papà. In casa De Nigris si respirava aria d’arte anche prima che nascessi io; il mio papà cantava per passione, e che canto! E l’arte non conosce distinzioni, è un modo di sentire la vita… Così, io non canto, ma la sua voce mi ha ispirato in qualche modo nei sogni e nelle passioni e quindi nel mio lavoro, che considero una forma d’arte”.
- Come si arriva ai tuoi livelli mondiali? Che so, col talento, con l’abnegazione, con l’intuito.
“Ti ringrazio per il complimento, ma pur essendo Ziwa un premio e un riconoscimento internazionale, al momento lavoro in Italia e con grandi soddisfazioni, in particolare nelle tre regioni principali in tema di matrimonio: Campania, Lazio e Lombardia, nelle quali, sempre per il premio Ziwa, sono riconosciuto tra i migliori wedding planner. Le richieste arrivano anche da altre regioni,da tante persone che mi riconoscono capacità e professionalità. In genere, qualunque lavoro si faccia, credo che la prima cosa sia l’umiltà vera, l’autenticità. Poi, certamente l’intuito, la creatività, la capacità organizzativa sono importanti, e anche la passione. E non dimentichiamo un’altra cosa fondamentale: lo studio. Anche in questa professione studiare e tenersi aggiornati conta tantissimo”.
- La posso definire una forma artistica l’organizzare matrimoni perfetti e che soddisfano i gusti di tutti. Il tuo lavoro su cosa si basa e come riesci ad intuire cosa serve davvero ad ogni matrimonio?
“Io mi sento un artista, a volte un regista, a volte un operaio al servizio di un grande spettacolo. È davvero difficile intuire, a volte non riesci. Chi si rivolge a noi di solito arriva in ufficio con un milione di idee e mai semplici; bisogna parlare, capire, “rubare” tra le parole dei committenti per arrivare ad un progetto soddisfacente, ti posso garantire che forse proprio la fase embrionale dell’organizzazione è la più difficile. Unire due pensieri a volte o molto spesso discordanti di persone che si conoscono da anni, due sogni diversi è complicatissimo, a volte devi cercare di mediare…”
- Un tempo il wedding planner era un lavoro di nicchia se posso dirlo, una eccezione che si concedevano solo le regine e le grandi star di un tempo di Hollywood. Ora un po’ tutti richiedono o possono usufruire di un wedding planner. Secondo te, come è cambiata questa figura lavorativa e in che modo è cambiata la società che necessita di un wedding planner?
“Una volta in Italia questa figura era sostituita dall’amica di turno, dalla mamma o dalla nonnina d’esperienza che prendevano spunto dal proprio matrimonio, o da quelli ai quali avevano partecipato negli anni. Oggi, organizzare un matrimonio è diventato più complicato, per tanti motivi: è cambiato il tipo di società, e questo comporta anche più di frequente l’incontro tra futuri sposi di città distanti, spesso di Paesi e anche di culture e religioni differenti. Poi, c’è meno tempo a disposizione per fare tutto, tanti modi in più per organizzarlo, molte più variabili da considerare e anche molte più aspettative, da parte degli sposi, delle loro famiglie e dei loro ospiti. In qualunque caso, insomma,la figura del weddingplanner, capace di interpretare sogni ed esigenze e accordarli con le effettive possibilità,è diventata quasi insostituibile per qualsiasi matrimonio”.
- Cosa desideri far prevalere quando organizzi un matrimonio?
“Do la giusta importanza a tutto. Si tratta di equilibri. È questa la chiave per la riuscita di qualsiasi evento. Immagina un matrimonio con interminabili ore dedicate al convivio: ottimo cibo, tavole imbandite, una sala elegante e accogliente. Dopo le prime portate vedrai gli ospiti dare i primi segni di insofferenza e cedimento, per tornarsene a casa con una sensazione di stanchezza e anche di noia. Oppure, immagina il contrario: un ricevimento in cui prevalga la festa, la musica e l’intrattenimento. Piacerà forse ad alcuni ospiti, ma altri aspetteranno con ansia il taglio della torta per andarsene. E poi, ai bambini abbiamo pensato? Tanti anni fa non partecipavano al matrimonio, oggi sì. E così gli animali: dove lascio il mio adorato cane per tutto il giorno? Credo che l’organizzazione del matrimonio rappresenti l’espressione di una grande armonia.Si tratta di una festa, ma per una occasione molto seria, qualcosa che ha un significato non solo estetico e superficiale: ogni volta sposi, genitori, parenti e amici si riuniscono per condividere la nascita di qualcosa di nuovo, di una nuova gioia e un nuova forza che il mondo acquista nell’amore. Mi piace sapere che, finito il ricevimento, ogni invitato tornerà a casa con qualcosa in più nel cuore. Non posso farci niente… sono un wedding planner romantico!”
- Un matrimonio è lo specchio dei tempi in cui si vive, come si evolverà questo settore lavorativo?
“Ti rispondo sinceramente… Per fortuna è lo specchio dei tempi in cui si vive; per fortuna il mondo del wedding cresce di giorno in giorno con usi e tendenze sempre nuove, e io sono favorevole allo “svecchiamento” del matrimonio. Il mondo cambia, e anche rapidamente, ed è giusto che il matrimonio si adegui. E, aggiungo: in un mondo in cui siamo abituati a replicare quanto già fatto da altri, a condividere e copiare perché abbiamo perso fantasia e forse personalità, penso valga la pena di provare a fare qualcosa di diverso. A te piacerebbe che il tuo matrimonio fosse la copia di altri? Che ne sarebbe della tua personalità? E i tuoi ospiti, li vuoi considerare come estranei? Ecco, il wedding planner ti aiuta ad esprimere al meglio personalità e sogni e adargli forma con gli strumenti giusti”.
- I tuoi progetti futuri su cosa punteranno?
“Non ci si ferma mai. Ogni idea anticipa un progetto, ogni occasione si rivela una opportunità di crescita e, naturalmente, sto selezionando le richieste che mi arrivano per i futuri matrimoni”.