Migranti, l’ONU denuncia accordo UE-Libia
L’ONU sfoggia un duro attacco alla politica europea e soprattutto italiana, in merito ai migranti. L’Alto commissario per i diritti umani Zeid Raad al-Hussein ha definito “disumana” la collaborazione tra UE e Libia, per la gestione dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa.
“La comunità internazionale non può continuare a chiudere gli occhi sugli orrori inimmaginabili sopportati dai migranti in Libia e pretendere che la situazione possa progredire solo migliorando le condizioni di detenzione”, ha dichiarato Zeid.
L’Alto commissario ha inoltre denunciato: “gli interventi crescenti dell’UE e dei suoi stati membri non sono stati finora indirizzati a ridurre il numero di abusi subiti dai migranti. Il nostro sistema di sorveglianza mostra infatti un rapido deterioramento della loro situazione in Libia”. Ha ricordato inoltre che dall’1 al 6 novembre l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, si è recato a Tripoli per visitare i centri di detenzione.
Le proteste dell’ONU
Non è la prima volta infatti, che l’ONU si esprime in merito al trattamento che la Libia riserva a chi vuole imbarcarsi verso L’Europa. Pochi mesi fa, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi aveva affermato che la detenzione non può essere la soluzione. Lo stesso ha dichiarato: “sono scioccato dalle condizioni proibitive in cui vengono trattenuti i rifugiati e i migranti, nessun rifugiato o richiedente asilo dovrebbe essere detenuto”. L’obbiettivo in un futuro prossimo è che ciò non avvenga. Si negozia con le autorità libiche per aprire un centro. L’UNHCR (agenzia per la protezione dei rifugiati) si oppone alla detenzione di rifugiati.
L’unione Europea: chiuderemo i campi in Libia
Una portavoce della UE in risposta all’Alto commissario dell’Onu ha affermato che l‘UE è decisa a chiudere i campi in Libia. Inoltre l’UE “si confronta regolarmente con le autorità locali perché usino centri che rispettino gli standard umanitari”. La stessa lavora sempre in collaborazione con l’ONU perché, dice la portavoce dell’UE: “la nostra priorità è sempre stata e continuerà ad essere quella di salvare vite, proteggere le persone e combattere i trafficanti”.
Ricorda inoltre che è l’UE a finanziare Oim, Unhcr e Unicef, “che hanno la capacità di lavorare in Libia per provare di affrontare le drammatiche condizioni umanitarie e aiutare a migliorare la protezione, le condizioni di vita e il rispetto dei diritti umani dei migranti e dei rifugiati in Libia”.
Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, afferma: “Quanto abbiamo visto accadere in Libia per i rifugiati e per i profughi è assolutamente inaccettabile. Molto probabilmente una delegazione del Parlamento europeo si recherà in Libia per verificare la situazione.