Cronaca

Omicidio Rapposelli: arrestati l’ex marito e il figlio della pittrice

Importante svolta nel caso della pittrice di Ancona, Renata Rapposelli, scomparsa il 9 ottobre 2017 e ritrovata morta un mese dopo. Secondo gli inquirenti, a uccidere la donna sarebbero stati l’ex marito, Giuseppe Santoleri di 67 anni, e il figlio Simone, di 43 anni.

I due uomini sono stati arrestati nella loro abitazione di Giulianova Lido (TE). Della scomparsa della pittrice di Ancona si era recentemente occupata anche “Chi l’ha visto?”, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli.

L’ex marito e il figlio della pittrice di Ancona sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere. La denuncia della scomparsa della donna venne presentata da gruppi religiosi, che la donna frequentava abitualmente ad Ancona. Il corpo fu, poi, ritrovato il 10 novembre interamente coperto di fango e reso completamente irriconoscibile. Il corpo è stato successivamente identificato, grazie ad alcuni dettagli come l’orologio e una collanina che Renata portava al momento della scomparsa. Il test del DNA ha, poi, confermato l’identità della vittima.

pittrice

Lo strano comportamento del marito dopo il ritrovamento del corpo

Il giorno successivo al ritrovamento del corpo di Renata, l’ex marito aveva cercato di suicidarsi ingerendo una grande quantità di farmaci che era solito assumere. L’uomo venne, poi, salvato dall’intervento immediato dei medici dell’ospedale di Atri. L’atteggiamento di Giuseppe Santoleri aveva insospettito gli inquirenti, che hanno iscritto lui e il figlio Simone nel registro degli indagati. I due sono stati traditi da una serie di indizi, tra cui alcune testimonianze e le registrazione delle telecamere della superstrada che hanno confermato i sospetti sui due uomini.

Il motivo dell’omicidio di Renata

Secondo una prima ricostruzione, il motivo della lite che ha portato i Santoleri ad uccidere la pittrice, sarebbe stata la richiesta della donna di ricevere gli alimenti che le spettavano dall’ex marito. Renata si sarebbe, perciò, recata senza preavviso a Giulianova e alla sua richiesta sarebbe seguita una lite molto accesa. Il figlio della vittima ha raccontato agli inquirenti che il padre avrebbe riaccompagnato in macchina la madre, ma che il viaggio verso Ancona si sarebbe interrotto, a causa di una nuova lite tra i due, nei pressi del santuario di Loreto. Troppe le contraddizioni in un racconto che non ha convinto gli inquirenti,e che ha portato all’arresto di Giuseppe e Simone Santoleri.

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