Papa Francesco a Washington, Storico discorso al Parlamento Americano
Alle 15:20 italiane, Papa Francesco entrerà nella Storia: Diverrà il primo pontefice a parlare nel Parlamento Americano, che lo ascolterà in sessione congiunta. Al termine della visita al Congresso, Francesco si avvierà verso il centro caritativo della parrocchia di St. Patrick, dove incontrerà i senzatetto. Alle 22:00 sempre italiane, partirà in aereo per New York, dove è atteso per le 00:45, per i vespri con il clero, i religiosi e le religiose nella cattedrale di San Patrizio, sulla Quinta Strada.
Sono questi gli appuntamenti in agenda di un’altra giornata molto impegnativa per il Vescovo di Roma, dopo l’incontro avvenuto ieri con Barack Obama. 15 mila persone hanno assistito alla cerimonia organizzata in onore del Santo Padre,sul prato Sud della Casa Bianca, giunto dal Presidente statunitense a bordo di una Fiat 500L nera. Il Presidente Obama ha reso omaggio a Papa Francesco, al pastore di anime che ispira il mondo e alla persona che conquista <<per la sua umiltà, la semplicità, la generosità del suo spirito>>. Il Pontefice argentino ha risposto in inglese, suscitando una certa “stravaganza” sentirlo esporre in una lingua che non fosse l’italiano o lo spagnolo.
Un inglese, il suo, un po’ incerto ma ben comprensibile, col quale si è detto <<felice di essere ospite di un grande Paese, gli Stati Uniti, in gran parte costituito da famiglie come la mia, di emigrati>>. Elogia Obama per le iniziative contro l’inquinamento, <<perché quello della tutela dell’ambiente non è un problema che possiamo lasciare alle generazioni future>>, e cita Martin Luther King e l’impegno per le libertà religiose, definite come <<uno dei patrimoni più preziosi dell’America>>. Il tour statunitense di Papa Francesco non si concluderà con la visita a New York, bensì con il meeting di Filadelfia, << la città che celebra e sostiene le istituzioni del matrimonio e della famiglia in questo momento critico della storia della nostra civiltà>>, dove riprenderà un argomento appena accennato a Washington, e cioè quello delle unioni omosessuali.
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