Professoressa legata a un sedia e picchiata ad Alessandria
La Stampa quest’oggi ha riportato la notizia di una barbara aggressione ai danni di una professoressa ad Alessandria. Secondo il quotidiano torinese il fatto sarebbe accaduto circa un mese fa quando un gruppo di studenti di una scuola superiore della città piemontese avrebbero legato con del nastro adesivo alla sedia una docente con difficoltà motorie e poi l’avrebbero presa barbaramente a calci. A liberare la malcapitata sarebbe stata un alunno esterno al branco di assalitori.
Un video della brutale aggressione sarebbe stato caricato su Instagram e poi rimosso. La donna ha deciso di non sporgere denuncia e di accontentarsi della sospensione imposta dalla scuola ai ragazzi, sospensione presto tramuta nell’obbligo di lavori di pulizia all’interno dell’edificio scolastico.
Una ricostruzione di questo genere fa rabbrividire tutti e ancora più sdegno causa la scoperta del fatto che gli autori di questo insensato gesto sono tutti di età compresa tra i 14 e i 15 anni. Non si tratta del primo episodio di aggressione da parte di alunni o, addirittura, genitori ai danni di insegnanti e la situazione all’interno delle scuole italiane sta peggiorando sempre di più, tra omertà di dirigenti scolastici terrorizzati dallo scandalo e protezione a oltranza dei genitori degli autori di tali aggressioni.
Alla fine i protagonisti di questa storia se la caveranno con una sanzione di certo non proporzionata al gesto compiuto, ma il problema vero è quello di evitare che questi ragazzi continuino su questa strada o, addirittura, ne intraprendano una peggiore. Siamo davvero sicuri che questa lassismo mascherato da tentativo di comprensione delle problematiche giovanili aiuti i ragazzi a capire o servirà solamente a nascondere questi problemi e non permettergli di risolverli e crescere in una maniera migliore?