Cronaca

Strage di Nassiriya, 13 anni dopo: Condannato ex Generale Stano

Erano le 10:40 del 12 novembre 2003, quando una cisterna carica di esplosivo, guidata da due kamikaze, saltò in aria davanti alla base militare “Maestrale”. La strage di Nassiriya causò la morte di 28 persone, 19 delle quali italiane, cui sarebbero stati tributati i funerali di Stato. Il nostro contingente era impegnato in operazioni peacekeeping, nel pieno di una guerra iniziata 8 mesi prima e che si sarebbe protratta per altri 8 anni.

A 13 anni da quei drammatici avvenimenti, l’ex generale Bruno Stano – in quel periodo comandante della missione –  è stato condannato a risarcire le vittime, per aver allora sottovalutato il pericolo di attentati segnalato dall’intelligence. Come si può leggere sul quotidiano La Stampa, secondo la sentenza ” È manifesta la stretta dipendenza tra il reato commesso e la morte e le lesioni riportate dalle vittime“, tanto più che il Sismi (il servizio segreto italiano) già da più di quindici giorni aveva dato l’avvertimento di “un attacco in preparazione al massimo entro due settimane”. E non solo, poiché già dal 5 novembre paventava la possibilità di assalti da parte di terroristi siriani e yemeniti, trasferitisi per questo a Nassiriya.

Stano era già stato condannato in primo grado ed assolto penalmente in appello; tale sentenza era quindi passata in giudicato, ma l’impugnazione da parte civile ha permesso di arrivare al verdetto di oggi. Che non quantifica gli aspetti risarcitori, per i quali sarà necessario intraprendere un nuovo giudizio, a meno che non se ne faccia carico il Ministro della difesa.

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