Cronaca

Bambina autistica scomparsa a Serle: le ricerche continuano senza sosta

Continuano incessanti le ricerche della piccola Iuschra Zannatul Gazi, la dodicenne affetta da autismo, scomparsa da 3 giorni nelle foreste del Bresciano. La bambina era in gita con un altro gruppo di disabili sull’Altopiano di Cariadeghe. I ragazzi erano affidati agli educatori della Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili (Fobap). Le ricerche sono rese difficili dalle molte cavità nel terreno che conducono a cunicoli molto profondi e ad una settantina di accessi naturali, sparsi su un terrazzo che va dai 600 ai 1200 metri di altitudine. Più di 130 le persone coinvolte nelle ricerche, tra Carabinieri, Vigili del fuoco, Protezione civile e Cnsas – Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, oltre al sindaco di Serle e a tutte le associazioni locali di volontariato.

Bambina autistica scomparsa a Serle: aperta un’inchiesta

La dodicenne scomparsa da 3 giorni nel bosco di Serle era con un altro gruppo di ragazzi. «Iuschra continuava a correre, un mio collega le ha detto di non allontanarsi. Ma lei non si fermava. Allora io mi sono offerta di seguirla. Lei è entrata nel bosco. Si fermava, si voltava, mi guardava e poi riprendeva a correre. A un certo punto non sono più riuscita a starle dietro e sono tornata indietro avvisando il mio capo» ha raccontato l’educatrice che era con lei. Intanto, la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo sull’accaduto: l’indagine è affidata al Sostituto Donato Greco. La magistratura dovrà fare luce su eventuali responsabilità di quanto accaduto. La difficoltà comunicativa è il primo problema dell’autismo” ricorda la dottoressa Stefania Bottini, operatrice di Fobap. “Ringrazio tutti, state facendo una cosa incredibile, tenete viva la speranza”. Midliton Gazi, padre di Iuschra, pachistano, ha ringraziato i tanti volontari che si stanno adoperando per ritrovare la figlia.

Bambina autistica scomparsa a Serle: i suggerimenti del soccorso

La bambina, che indossa una maglia gialla e pantaloni a fiori, potrebbe essersi persa o essersi ferita. Il soccorso speleologico fa sapere a chiunque dovesse avvistare la ragazzina che non deve avvicinarla in modo brusco e nemmeno toccarla: porgetele l’avambraccio e restate fermi, in modo che possa sentirsi sicura e avvicinarsi da sola. Chiamate immediatamente il numero 112″.

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