Cronaca

Bernardo Caprotti, alla segretaria 75 milioni di euro: letto il testamento del fondatore Esselunga

A quasi un mese dalla scomparsa di Bernardo Caprotti, avvenuta lo scorso 30 settembre all’età di 90 anni, sono stati resi pubblici alcuni dettagli sulla sua cospicua eredità. Il fondatore della catena di supermercati Esselunga, da decenni tra le più importanti realtà della grande distribuzione organizzata del nord e del centro Italia, ha lasciato alla sua storica segretaria Germana Chiodi 75 milioni di euro, ossia la metà dei risparmi del suo intero patrimonio.

“Germana custodisce il ricchissimo archivio che narra anche le molte dolorose vicende familiari oltre che aziendali. A lei voglio esprimere la mia immensa gratitudine per lo straordinario aiuto che mi ha prestato nel corso degli anni” si legge tra le righe dell’atto giuridico, a dimostrazione della profonda stima che l’imprenditore milanese nutriva nei riguardi della sua fedele collaboratrice.

La donna, in pensione dal 2008, continua tutt’oggi a mantenere un ruolo di collaboratrice all’interno dell’azienda. La restante metà dell’eredità, invece, è stata suddivisa in cinque parti uguali ai figli e ai nipoti, tre figli del primogenito Giuseppe e due del fratello Claudio, per un ammontare di 15 milioni a testa. Non è ancora chiaro il destino dell’impero industriale, che sembra sempre più vicino al gruppo olandese Ahold.

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