Onde gravitazionali e buchi neri: Le ipotesi di Einstein
La notizia arriva direttamente dagli States: la scoperta del fenomeno delle onde gravitazionali e loro movimento che fanno ipotizzare ad una nuova e mai vista prima tipologia di buchi neri (black hole). Il ministro dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Stefania Giannini, ha confermato la collaborazione in tale scoperta di un gruppo di scienziati italiani. Si tratta di un grande traguardo nel mondo della fisica quantistica. Oltre un migliaio di persone, collocate nei maggiori centri di ricerca del globo, hanno preso parte a questa scoperta, motivo di orgoglio per la ricerca italiana.
In realtà, come si conferma a cento anni dalla Relatività Generale, fu il genio di Albert Einstein ad avere ipotizzato, pensato e perfino descritto il fenomeno delle onde gravitazionali. L’osservazione del fenomeno aprirebbe la porta a “situazioni sconosciute” perfino ai pensatori più illustri e ai geni della ricerca scientifica mondiale in campo cosmico. Una nuova sfida per il mondo della fisica e per il mondo della tecnologia; ricerca a cui prendono parte Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia.
Si vocifera che la scoperta potrebbe portare a un doppio Premio Nobel, per aver portato a galla un fenomeno del genere, la scoperta de secolo per viaggiare nell’universo e osservare il cielo con altri occhi: è indispensabile osare e pensare in grande; le prospettive per le ricerche future sono importanti e considerevoli, poiché è stato individuato un altro strumento per studiare l’universo. La conferma delle onde gravitazionali e al’osservazione dell’impatto di due buchi neri di masse stellari che si “rincorrono” nello spazio sono solo l’inizio delle future sfide scientifiche.
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